Il libro La meraviglia della memoria di Vittorio Giovani dirigente Acli e Fap di Grosseto ha suscitato anche l’interesse dell’ Archivio diaristico Nazionale di Pieve S.Stefano.
E giustamente perché si tratta di un lavoro che unisce vicende pubbliche e vicende familiari in un ampio scenario storico, addirittura nell’arco di tempo di quasi un secolo.
Un racconto dal fascino genuino storie di un tempo passato ma non dimenticato come ha scritto Hubert Corsi nella prefazione storie vissute che scorrono lineari e coinvolgenti con immagini che riaffiorano e riprendono colore e vita nell’intensa rivisitazione di fatti e di affetti luoghi, tradizioni, abitudini, sensibilità che con questo libro si liberano dalla polvere del tempo.
Vittorio Giovani, grossetano con un lungo impegno politico, poi nel mondo associativo nelle Acli e nella Fap racconta al nipote le vicende di un passato vissuto intensamente tra gli incarichi politici come dirigente della DC , gli impegni i lavorativi e la vita familiare.
Giovani riferisce molti aneddoti alcuni come il Congresso nazionale DC del 1965 quando insieme ad altri esponenti passò una serata conviviale con Fanfani, altri legati all’attività nella parrocchia di Murci, poi i ricordi dell’alluvione che colpì Grosseto nel 1966 contemporaneamente a quella di Firenze. Inoltre, l’intensa attività nel sindacato degli elettrici e nelle Acli.
Narra al nipote i giorni della gioia ma anche i drammatici momenti del dolore e gli ideali veicolati da una passione politica che aveva punti di riferimento in De Gasperi, Fanfani e La Pira. fino all’epoca nostra ancora all’insegna del percorso di fede e di ideali di solidarietà ,di giustizia sociale e il suo interesse per la conservazione e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale, La meraviglia della memoria, appunto.